I clacson di Bujumbura

16 novembre 2011 - Tonio Dell'Olio

Sicuramente le autorità di Bujumbura, capitale del Burundi, non si aspettavano un’adesione tanto forte alla protesta a favore dell’indipendenza delle radio locali. Lo hanno capito alle 12.20 di ieri quando tutte le automobili hanno cominciato a suonare i clacson. Tutti, contemporaneamente. Tutti a favore dei giornalisti che nei giorni scorsi sono stati fermati e sottoposti a interrogatori e indagini con accuse del tipo: disturbo della quiete pubblica o riunioni sovversive... La gente non ci sta e lo fa sentire. Tutti nello stesso momento. Una bella lezione di partecipazione, di democrazia, di solidarietà, di nonviolenza... da un lontano Paese africano. Una lezione a noi che conosciamo solo le manifestazioni di piazza come azione pressoché esclusiva di protesta. Il frastuono dei clacson ieri ha fatto capire a chi doveva capire, da che parte sta l’opinione pubblica. Non mi sembra poco.

Ultimo numero

Rigenerare l'abitare
MARZO 2020

Rigenerare l'abitare

Dal Mediterraneo, luogo di incontro
tra Chiese e paesi perché
il nostro mare sia un cortile di pace,
all'Economia, focus di un dossier,
realizzato in collaborazione
con la Fondazione finanza etica.
Mosaico di paceMosaico di paceMosaico di pace

articoli correlati

    Realizzato da Off.ed comunicazione con PhPeace 2.7.15