I clacson di Bujumbura
Sicuramente le autorità di Bujumbura, capitale del Burundi, non si aspettavano un’adesione tanto forte alla protesta a favore dell’indipendenza delle radio locali. Lo hanno capito alle 12.20 di ieri quando tutte le automobili hanno cominciato a suonare i clacson. Tutti, contemporaneamente. Tutti a favore dei giornalisti che nei giorni scorsi sono stati fermati e sottoposti a interrogatori e indagini con accuse del tipo: disturbo della quiete pubblica o riunioni sovversive... La gente non ci sta e lo fa sentire. Tutti nello stesso momento. Una bella lezione di partecipazione, di democrazia, di solidarietà, di nonviolenza... da un lontano Paese africano. Una lezione a noi che conosciamo solo le manifestazioni di piazza come azione pressoché esclusiva di protesta. Il frastuono dei clacson ieri ha fatto capire a chi doveva capire, da che parte sta l’opinione pubblica. Non mi sembra poco.