Bombe o Pavesini?

10 gennaio 2012 - Renato Sacco

A dire il vero non è il primo a cambiare il nome alle cose. Ma ogni volta la bugia stupisce, o almeno dovrebbe. E ancora di più se la bugia riguarda strumenti di morte. In questi primi giorni del 2012 mentre su molti giornali si parla dei cacciabombardieri F35, previsti a Cameri, in Provincia di Novara, interpellato da la Stampa, Diego Sozzani, Presidente della Provincia di Novara, ha affermato che “Gli F35 non devono essere visti come armi…”. Verrebbe da ridere, ma c’è da piangere!
C’è da indignarsi per una bugia così grande che cambia il senso alle cose. Con queste bugie si creano le premesse per accettare la guerra, per portarla nelle scuole come un’opportunità per i giovani. La guerra viene svuotata della sua atrocità, dolore e morte. Quasi una cosa bella. I bombardamenti diventano interventi umanitari o missioni di pace, e i morti… “effetti collaterali” . Rischiamo di farci l’abitudine e di non indignarci più. Siamo a pochi giorni dall’inizio della prima guerra del Golfo (17 gennaio 1991). Invito il Presidente Sozzani a vedere alcuni luoghi di Baghdad (ho conservato le foto) colpiti dai bombardamenti dove le persone, carbonizzate, sono state scaraventate contro le pareti e sono visibili le sagome delle mamme con in braccio i loro figli.
Ma no, tranquilli, dice il Presidente, questi aerei F35 non sono armi. Qualche mese fa a Pontida, l’allora ministro degli Interni, Roberto Maroni aveva detto “non sono intelligenti” parlando dei missili lanciati contro la Libia. Un altro Presidente, Roberto Cota, novarese anche lui, non perde occasione per osannare questi cacciabombardieri F35, predisposti a lanciare anche ordigni nucleari. Ma allora, questi missili sono o non sono intelligenti? Ma gli F35 lanciano missili che uccidono oppure, per stare sui prodotti tipici del novarese, lanciano Pavesini? Ce lo dicano questi 2 presidenti. Sono armi o no? Sono intelligenti (i missili) oppure no? E dire che l’anno era iniziato con l’invito del Papa a educare i giovani alla giustizia e alla pace? Ma come possiamo essere credibili nei confronti dei giovani se diciamo bugie così gravi. Se un ragazzo a scuola dice che gli elefanti di Pirro erano camosci, minimo va al posto con un 4. E non so che reazione avrebbero i risicoltori novaresi se il Presidente dovesse dire che le risaie che stanno intorno a Novara sono vasche per idromassaggio.
C’è da ridere? No. C’è da preoccuparsi.

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