Un’occasione per la Colombia

10 gennaio 2012 - Tonio Dell'Olio

Il 2012 in Colombia si apre con una buona notizia. O almeno così appare a me. Le FARC (Forze Armate Rivoluzionarie Colombiane) la più antica formazione guerrigliera del continente latinoamericano, chiede di dialogare con il governo. Erano dieci anni che non si sentiva una cosa così. Il governo di Alvaro Uribe che ha guidato il Paese per otto anni (2002 -2010) non ne voleva nemmeno sentire parlare e aveva scelto la linea della fermezza e del confronto militare, convinto che non si dovesse dialogare con “i terroristi” e che si potessero sconfiggere sul terreno dello scontro armato. È sotto gli occhi di tutti che la sua politica è fallita. E adesso, inaugurando un nuovo corso degli eventi, Timoleón Jiménez alias ‘Timochenko’, nuovo comandante in capo delle Farc, dichiara pubblicamente con una lettera, di voler aprire un dialogo. È certo che non sarebbe facile, sicuramente da entrambe le parti ci sono riserve, rancori e odi accumulati nel tempo, non v’è dubbio che ci sarà bisogno di superare ostacoli e problemi... Ma un’offerta di dialogo non si rifiuta mai. Specie quando è in gioco la vita delle persone. In questo caso sono tante, sono povere e abitano le zone più remote del Paese. In nome loro scongiuriamo Manuel Santos, presidente della Colombia, ad accogliere la richiesta. Perché sia la volta buona. Intanto noi continuiamo a fare il tifo per la pace.

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