Il nuovo sapore del Cafè

11 gennaio 2012 - Tonio Dell'Olio

La Dolce Vita raccontata in celluloide da Fellini è solo un ricordo lontano. Molto lontano se persino i suoi simboli, come il Café de Paris di via Veneto a Roma, da luoghi di dive e paparazzi sono stati catturati dalle metastasi dei clan della ‘Ndrangheta. Dal 2009 però il Tribunale di Reggio Calabria ha sottratto il prestigioso storico locale alla disponibilità degli Strangio per affidarlo all’amministrazione giudiziaria. Si sono salvati così non solo i trenta posti di lavoro del Café ma anche la legalità e il suo sapore. Sì, perché, grazie all’accordo stipulato con Libera, d’ora in poi il menu del locale si è arricchito di portate esclusivamente composte di prodotti delle cooperative che coltivano i terreni confiscati alle mafie. Una riconversione che mantiene alto il livello del gusto con l’aggiunta di vitamina elle, quella della legalità. Si rassegni la malapianta della delinquenza. C’è un’Italia migliore.

Ultimo numero

Rigenerare l'abitare
MARZO 2020

Rigenerare l'abitare

Dal Mediterraneo, luogo di incontro
tra Chiese e paesi perché
il nostro mare sia un cortile di pace,
all'Economia, focus di un dossier,
realizzato in collaborazione
con la Fondazione finanza etica.
Mosaico di paceMosaico di paceMosaico di pace

articoli correlati

    Realizzato da Off.ed comunicazione con PhPeace 2.7.15