I cocci della politica
Cari giovani indignati e draghi ribelli. Ma anche voi che cercate di dare un senso ad una vita precaria. Voi che spesso con superficialità marchiamo come superficiali e distratti. A tutti voi voglio chiedere scusa per lo spettacolo indegno di questa politica che, soprattutto in questa legislatura, è riuscita ad imporci politici indegni di sedere sugli scranni che furono di Pertini, La Pira, Tina Anselmi, Calamandrei e di tanti altri padri che subirono il carcere e pagarono di persona e furono capaci di tessere la trama o l’ordito di una Costituzione che mettesse insieme visioni diverse e da parte gli interessi di parte. I deputati che siedono oggi in Parlamento ci sono stati imposti dalle segreterie dei partiti. Anche Cosentino. Se chi lo ha scelto come deputato prima e sottosegretario dopo, ignorava che fosse l’autore dei reati che gli vengono ascritti, almeno sapeva che egli, pur nato e cresciuto a Casal di Principe, mai ha dato vita ad un’iniziativa per affermare la legalità e mai ha speso una parola di condanna contro lo strapotere del clan della zona. Non vi sembrano ragioni sufficienti per dubitare che potesse essere il promotore del bene comune, un esempio di legalità, un rappresentante dei cittadini onesti? Scusateci tutti, giovani cui consegniamo i cocci di una politica da rifare.