POTERE DEI SEGNI

Memoria e impegno

Don Tonino è ancora vivo. E la forza poetica e profetica delle sue parole risuona dentro di noi e ci dà lo slancio per costruire, impastandoli di sogni,
nuovi orizzonti d’impegno.
Tonio Dell'Olio e Renato Sacco

Ripartiamo. Ripartiamo anche col mettere al centro della nostra rivista e del nostro impegno per la pace il potere dei segni. Don Tonino amava esortarci in tal senso.
Memoria e impegno per non disperdere il patrimonio, l’eredità e l’originalità del pensiero e dell’azione di don Tonino. Sia come Pax Christi che come Mosaico di pace. Potremmo dire che consideriamo don Tonino membro di diritto (o d’onore) della redazione di Mosaico di pace, che lui ha fortemente voluto.
Vogliamo sentirlo ancora compagno di strada. Ne abbiamo bisogno, in questi tempi così faticosi per il cammino della pace. Lo sentiamo vicino e attuale. Non solo compagno di viaggio, ma anche guida, perché in lui si può vedere come il Magistero (autorevolezza) coincide con il Ministero (servizio) Lui ci ha insegnato la strada del grembiule, si è messo in gioco.
I due temi a lui cari sono la Pace e i Poveri. Ed era proprio questo il tema del messaggio per la marcia della pace di Molfetta del 31 dicembre 1992: La Pace e i Poveri camminano insieme. “Sono le luci di posizione” come lui amava dire, in cui ha collocato le sue scelte pastorali e di vita. Scelte pagate poi a caro prezzo.
Auspichiamo, quindi, che questa rubrica, oltre a fare memoria, renda attuale, rilanci le provocazioni evangeliche che don Tonino aveva fatto alla Chiesa, alle istituzioni, alla politica e al popolo della pace.
In questo numero diamo voce a mons. Luigi Bettazzi, uno degli amici e compagni di viaggio più cari di don Tonino. Don Luigi ha scritto questa lettera durante i giorni del Natale (introduzione a una raccolta di scritti di don Salvatore Leopizzi su don Tonino, prossimamente disponibile in redazione)

Carissimo don Tonino,
come sei sempre vivo, come allora, più di allora.
Come le Tue parole ci risuonano dentro, come ci scuotono, come ci rovesciano. Perché vengono dal di dentro, dal di dentro del Tuo cuore, così pieno di Dio, così pieno dell’umanità, di tutta l’umanità, proprio a cominciare da quella più emarginata e sofferente. E come sai rappresentarcela, anche in grandi visuali, come quando ci ricordi che il primo millennio è stato quello di Dio, il secondo è divenuto quello dell’io, e ora, il terzo, deve diventare il millennio dell’altro, di ogni altro, di tutti gli altri, a cominciare da quelli del Sud del mondo, di ogni Sud, comprese le donne, compresi i bambini...
Per questo dobbiamo “conoscerci meglio, comunicare di più”. Così scrivevi al Tuo grande amico d. Salvatore. Che ha voluto per un anno intero raccogliere e commentare, su “Mosaico di pace” pensieri e incoraggiamenti tratti dai Tuoi scritti. Ed ora ce li propone tutti insieme, perché la Tua grande fede e la Tua grande speranza possano divenire sempre più luce e forza per il nostro impegno di pace, per il nostro impegno di cristiani, per il nostro impegno umano.
È un augurio che ci viene trasmesso. Il Tuo ricordo e la Tua amicizia (stavo per dire... la Tua intercessione) ci aiutino ad avere il Tuo entusiasmo e il Tuo coraggio. E grazie per avermi, anzi, per averci voluto bene. Continua a volercene tanto.
Il Tuo d. Luigi

Ultimo numero

Rigenerare l'abitare
MARZO 2020

Rigenerare l'abitare

Dal Mediterraneo, luogo di incontro
tra Chiese e paesi perché
il nostro mare sia un cortile di pace,
all'Economia, focus di un dossier,
realizzato in collaborazione
con la Fondazione finanza etica.
Mosaico di paceMosaico di paceMosaico di pace

articoli correlati

    Realizzato da Off.ed comunicazione con PhPeace 2.7.15