Gioca il giusto? Il giusto non gioca!

28 febbraio 2012 - Tonio Dell'Olio

Le slot-machine gettano quotidianamente sul lastrico migliaia di famiglie italiane. Ne godono le mafie che le gestiscono e lo Stato che lucra sulla fragilità di tante persone. Tra le iniziative da adottare per porre fine ad Azzardopoli, bisognerebbe premiare gli esercizi commerciali che, rinunciando ai guadagni sulle slot, non accettano di ospitarle nei propri locali. Come Libera ci inventeremo un adesivo del tipo “Questo locale è Slot Free” oppure “Zona franca da Azzardopoli” (No Azzardopoli) in modo da chiedere ai consumatori di preferire questi bar, tabaccai... a coloro che contribuiscono a rovinare vite e famiglie. Un segno di partecipazione e di responsabilità. Bastasse pronunciare la frase “Gioca il giusto” ad ogni fine spot per convincere la gente alla moderazione, avremmo già vinto! Succede piuttosto il contrario, ovvero che quell’invito viene vissuto come una sfida, un confine da violare. È per questo che in maniera solidale, anche i non giocatori, devono entrare in campo e compiere ogni sforzo per porre rimedio a una piaga che vede troppe complicità, ipocrisie diffuse, silenzi complici.

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