Le donne nell’8 di marzo
A piedi nudi per le vie del mondo ogni giorno ogni giorno. Le ho viste povere nella loro fierezza. Tra i campi e tra i figli dell’Africa e dell’America povera. Negli occhi avevano tutta la vita che si respira nell’universo. Un passo dopo l’altro in cammino verso un riscatto. In piedi anche se schiacciate. Una folla di nomi e di storie. Un mondo sulle spalle. Eppure capaci di danza. Di sorriso. Di carezze. Vittime e protagoniste. Storie “che non meritano nemmeno due colonne su un giornale”. Grandi solo nel sogno di Dio. Unico motivo di festa. Perché in queste donne anche l’anima smette d’essere invisibile e si veste di nuovi colori.