C… come Cota, CISS, Cusio, Caccia F35
Signor Presidente Cota,
la sua lettera dello scorso 3 marzo in merito ai servizi socio-assistenziali, mi ha stupito. Lei dice: “Il socio-assistenziale non è una competenza regionale: questi servizi dovrebbero essere finanziati con delle risorse che arrivavano dai Comuni e dallo Stato”. E continua: “Sono stufo di andare in giro a sentire strumentalizzazioni politiche e cose inesatte... Certe critiche (che definisce ‘sproloqui’) sarebbe forse più corretto indirizzarle verso il Governo di Roma”. E conclude “Io non posso fare il matto e andare in giro a dire che arriveranno altri soldi, perché non è così”.
Mi premeva invitarla a una riflessione e magari anche a una risposta. Lei dice che il socio-assistenziale non è competenza della Regione. E gli F35, cacciabombardieri che costano circa 130 milioni di euro l’uno, sono competenza della Regione? Lei ne ha sempre fatto un punto d’orgoglio, andando negli Stati Uniti e parlandone ovunque, anche a Cameri. Se sono di sua competenza perché non pensare di fermare quel programma di guerra costosissimo? Oltre 10 miliardi di euro!
Pensi quanti soldi per i vari servizi sociali. Le persone interessate a questi servizi parlano di cifre che, a confronto degli F35, sono… ridicole! Forse le conosce anche lei e mi corregga se sbaglio: 66 milioni, forse, per tutta la Regione. Un taglio di circa il 70% rispetto al 2011. Nella zona dove io abito, il Cusio, posso constatare la fatica di tante famiglie con disabili.
Alcune esperienze e attività verranno chiuse! Ma si parla di una spesa di 50/100 mila euro. Neanche il costo del tappino della camera d’aria di una ruota di un F35.
Verranno tagliate le borse lavoro dei ragazzi disabili che vanno in laboratori o hanno piccoli impieghi a carattere socio assistenziale: prendono già una miseria: € 105 al mese (si, sì proprio così, non 105mila…) e saranno ancora tagliati.
Per questo le chiedo: se non sono di sua competenza né i servizi socio-assistenziali né gli F35, perché i primi la fanno così ‘arrabbiare’, mentre gli F35 sono un motivo di vanto? Se invece gli F35 hanno a che fare anche con la Regione, peggio ancora. Come fa a presentarsi davanti alle famiglie dei disabili, sostenendo con orgoglio la spesa di miliardi di euro per gli F35?
Se mi consente, vorrei anche dirLe che la sua frase “io non posso fare il matto e andare in giro a dire che arriveranno altri soldi, perché non è così” è purtroppo vera, ma riguarda gli F35. Lei ha sempre detto che avrebbero portato nuovi posti di lavoro (addirittura 10.000) e non ha mai accettato un confronto con chi sosteneva il contrario. Un mese fa lo stesso Generale De Bertolis, Segretario Generale della Difesa, ha ammesso, davanti alla Commissione Difesa della Camera, che con gli F35 non ci saranno nuovi posti di lavoro. Lo riconosca, di bugie sugli F35 ne sono state dette davvero tante! Ma è ancora possibile fermare questo progetto.
C’è una campagna in atto, e molti Comuni, Provincie e Regioni lo stanno chiedendo, con l’approvazione di un ordine del giorno “di fronte alla crisi economica, ai gravosi sacrifici richiesti ai cittadini, al taglio allo stato sociale, e alle difficoltà montanti per gli enti locali, spendere diciotto miliardi, come deciso dal precedente governo nazionale e confermato dall'attuale, per comprare caccia bombardieri e' un atto ancor più ingiustificabile”.
Mi sembra, prima di tutto, una questione di buon senso, di attenzione alle persone, soprattutto a chi fa più fatica.
Signor Presidente – non la chiamo Governatore, Lei certamente saprà che significa alto funzionario che governa un territorio in nome dell’autorità centrale, e non vorrei essere provocatorio – la saluto e resto in attesa di una Sua risposta.
don Renato Sacco, parroco
28891 Cesara - Vb