Confisca europea

16 marzo 2012 - Tonio Dell'Olio

La legge sulla confisca dei beni ai mafiosi negli anni si è rivelato uno strumento importantissimo nella lotta alle mafie. Non solo si colpivano i gruppi criminali nel cuore dei loro interessi annientando il senso dell’agire mafioso finalizzato esclusivamente ai soldi, tanti soldi. La creazione delle cooperative per la gestione delle terre confiscate ha contribuito a creare una nuova cultura della legalità. Quelle cooperative pongono in evidenza il potere dei segni laddove quegli altri avevano ostentato i segni del potere. La pasta, il vino, l’olio... prodotti dai giovani delle cooperative hanno fatto in modo che l’antimafia si potesse mangiare. Una cultura nuova. È notizia di questi giorni che la Commissione Europea ha presentato finalmente una direttiva per rendere vincolante la confisca dei beni alla criminalità in tutti i 27 Paesi dell’Unione. In questi anni abbiamo lavorato per questo. Incontri, conferenze, iniziative a Bruxelles e Strasburgo e in molte capitali europee per ottenere questo obiettivo. Le mafie non devono più farla franca investendo i loro guadagni illeciti dove sanno che i loro beni sono al sicuro. Si costituisce anche una Commissione Parlamentare Europea sulla criminalità organizzata. E così le notizie buone sono due.

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