CHIAVE D'ACCESSO

Agenda digitale

Strategie possibili, per un futuro sostenibile.
Alessandro Marescotti (a.marescotti@peacelink.it)

Il XIX secolo fu caratterizzato dalle macchine a vapore, il XX secolo dall’elettricità. Il XXI secolo è il secolo digitale. In Europa la politica ha posto la strategia digitale al centro del dibattito in tutte le principali economie del mondo. Ma non in Italia.

Bit e atomi
Eppure le città del futuro “intelligenti” – le smart cities – con le tecnologie digitali potranno ridurre gli sprechi, aumentare l’efficienza e abbattere l’inquinamento. La dematerializzazione dell’economia e delle comunicazioni, la possibilità di far viaggiare i bit al posto degli atomi, è un’opportunità ecologica enorme. La prospettiva digitale non è solo questa ma è anche questa.

Agenda digitale
L’agenda digitale della Commissione europea è una delle iniziative della strategia Europa 2020, che fissa obiettivi per la crescita nell’Unione Europea (UE) da raggiungere entro il 2020. Questa agenda digitale propone di sfruttare al meglio il potenziale delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione (TIC) per favorire l’innovazione e la crescita economica.

Nuovi obiettivi
L’agenda digitale si inserisce all’interno degli obiettivi del 2020 che la Commissione Europea si pone, ossia:
- portare al 75 % il tasso di occupazione delle persone di età compresa tra 20 e 64 anni;
- investire il 3 % del prodotto interno lordo (PIL) in ricerca e sviluppo;
- ridurre le emissioni di carbonio almeno al 20 %, aumentare del 20 % la quota di energie rinnovabili e aumentare l’efficienza energetica del 20 %;
- ridurre il tasso di abbandono scolastico a meno del 10 % e portare al 40 % il tasso dei giovani laureati;
- ridurre di 20 milioni il numero delle persone a rischio di povertà.
Per fare questo la Commissione ha individuato sette iniziative faro:
- innovazione: servizi mirati all’efficienza energetica, alla salute e all’invecchiamento della popolazione;
- giovani: miglioramento dei sistemi d’istruzione, anche non formale e informale;
- digitale: internet ad alta e altissima velocità, accessibile a tutta la popolazione;
- sostenibilità: gestione sostenibile delle risorse e riduzione delle emissioni di carbonio;
- economia: strategie per inserirsi nel commercio mondiale adottando metodi di produzione più rispettosi dell’ambiente;
- nuove competenze e nuovi posti di lavoro, che dovrebbe permettere di migliorare l’occupazione e la sostenibilità dei sistemi sociali, favorendo la formazione e riqualificazione anche dei lavoratori più anziani;
- povertà: rafforzamento della cooperazione tra i Paesi dell’UE in materia di lotta per l’inclusione sociale delle persone che vivono in povertà.

Strategia digitale
La strategia digitale per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva
Nell’ambito della strategia digitale per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva, l’agenda digitale ha una funzione ovviamente importante soprattutto per le politiche di alfabetizzazione all’era digitale, finanziabili con il Fondo sociale europeo nell’ambito di quella che la Commissione Europea definisce “una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva”.
La strategia digitale non è una strategia di per sé buona. Può anzi nascondere delle insidie, le più imprevedibili. Ma è talmente duttile da prestarsi a moltissime opportunità ed è quindi un campo di verifica della capacità della comunità di far emergere la propria idea di futuro e di società.
Nonostante l’enorme ritardo italiano e nonostante la poca pubblicizzazione data all’iniziativa, in queste settimane è in corso una consultazione su internet su quella che dovrebbe essere l’agenda digitale italiana.
C’è questa piattaforma http://adi.ideascale.com nella quale i cittadini inviano le loro idee e la comunità discute e vota quelle migliori. Siamo in affannoso ritardo ma proprio per questo incominciarne a discutere è quanto mai importante.

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