La coerenza di Morellato

18 luglio 2012 - Tonio Dell'Olio

Nella provincia di Pisa c'è un'azienda che produce prevalentemente impianti fotovoltaici. Si chiama Morellato Energia. Ma a colpire è la scritta sottostante: Etica e ambiente. Come molte aziende in questo periodo anche Morellato Energia è in crisi e ha dovuto ricorrere alla cassa integrazione a rotazione per i suoi dipendenti. Adesso che da quelle parti tutti parlano di lui, Valerio Morellato spiega come è arrivato alla decisione di rinunciare a una commessa di 30.000 euro. La committente era la Wass, un'azienda che fa parte del gruppo Finmeccanica e che contribuisce allo sviluppo di tecnologia militare producendo siluri . Si trattava di “scegliere tra coerenza e necessità, - dice Morellato - tra accettare una commessa che avrebbe dato ossigeno alle casse ma derogando sui principi etici oppure rifiutare in nome di una coerenza di base, ma contraddicendo le basi della razionalità economica". A quel punto l'imprenditore decide di riunire sindacati, colletti bianchi, operai e cassaintegrati per decidere insieme il da farsi. Lunga discussione e, alla fine la decisione scritta in una lettera alla ditta committente: “...non ce la sentiamo di mettere le nostre competenze al servizio di un'opera che potrà sviluppare tecnologia bellica". E ora le aziende che compongono l'Officina dell'Economia Solidale di Pisa, a partire dal Patto per il Distretto di Economia Solidale sono impegnate a cercare come riuscire a salvare coerenza e posti di lavoro. Nel frattempo se non si vince la crisi economica, proviamo almeno a prevalere su quella etica.

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