Le Olimpiadi della vita
Uomini e donne anonimi campioni del sacrificio quotidiano. Di palestre e di chilometri irrigati di sudore e di promesse. Nomi che hanno guadagnato titoli sul podio ma raramente sui giornali. Gente che avresti dovuto conoscere da sempre e che invece ti sorprende tra un pianto e un sorriso sotto l’inno d’Italia e la bandiera che sventola più alta. E ti scopri a commuoverti per una medaglia di una disciplina di cui non conosci le regole. Invece loro, quelli della pista, della pedana, della strada e della polvere, conoscono bene la disciplina delle regole. Ogni giorno. Senza compensi a tanti zero, senza gloria patinata, senza le cronache rosa del gossip, senza la cronaca nera delle scommesse, senza il doping della prestazione a costo zero. Felici un giorno davanti al microfono e poi nuovamente immersi nel silenzio stampa. Per non confondere sport con spot. Non ricorderemo più quei nomi se non un medagliere fiero di gente comune che sa dare onore allo sport e alla vita. Giovani da offrire come esempio ad altri giovani nell’olimpiade della vita e nello sforzo che spesso è senza risultato. Perché ogni giorno invece sono in tanti a dire evviva alla felicità illusoria del risultato senza sforzo. Grazie campioni anonimi con o senza medaglie per questa metafora della vita che ci regalate in forma di sport.