I politici seri
Mi è capitato nel cammino di incontrare politici seri. Meglio sarebbe dire, persone che a un certo punto della loro vita abbiano deciso di offrire il proprio contributo perché le cose funzionassero meglio. Ne ho incontrati che lo facevano con onestà, ovvero senza approfittare di una posizione di privilegio per blindare i propri interessi o per accrescere le proprie ricchezze. Ne ho incontrati che fossero competenti in un’area strategica della pubblica amministrazione. Alcuni hanno addirittura sacrificato affetti e famiglia, lavoro e carriera. Spesso erano maschi, ma a volte si è trattato di donne. Quasi sempre erano stati partoriti alla politica da una storia di impegno gratuito in un’associazione, nel volontariato, in un gruppo locale. Difficilmente li vedevi arrovellarsi sui temi degli schieramenti e delle alleanze. Piuttosto erano seriamente preoccupati per la soluzione di vertenze e problematiche di una comunità. Un’idea di giustizia saldamente radicata nel cuore e nella testa di fronte alle scelte che giorno per giorno bisognava adottare. Un dato mediamente comune a queste persone è che raramente hanno fatto carriera, tanto nei loro partiti che nelle istituzioni democratiche.