Una politica da amare
Sono ferite dure a rimarginarsi quelle che risucchiano la politica nelle pagine della cronaca giudiziaria. Sono ferite inflitte all’intero corpo sociale e non solo ad una forza politica o a un’istituzione della Repubblica. Sono ferite che colpiscono soprattutto i giovani e la loro volontà di impegno per il cambiamento. Per questo, soprattutto per questo, occorre trovare il modo per pretendere che mestieranti e profittatori liberino il campo nobile della politica. Per questo appare indispensabile e urgente riformare il sistema. E non è antipolitica. Piuttosto è amore per la politica. Perché la politica è il respiro della democrazia. Ma oggi siamo costretti a respirare un’aria inquinata dall’industria pesante della corruzione e del malcostume. E non basta convincere gente nuova a prepararsi con competenza a svolgere un servizio. È necessario che convintamente le segreterie dei partiti siano disposti a far loro posto. Un rinnovamento che non è semplicemente anagrafico ma piuttosto etico, che richiede competenze che non si improvvisano e resistenza alla fatica. Cominciamo a fare la selezione del personale.