Faceva il palo
“Faceva il palo, ma… li hanno presi tutti, quasi tutti, tutti fuori che lui”.
No, non è un ‘pezzo’ di cronaca di questi giorni, ma una vecchia canzone di Jannacci e, come molte sue canzoni, è sempre fresca, quasi attuale. È ambientata a Milano, e si è tentati di pensare a questi giorni…
“Lui era fisso che scrutava nella notte… nanca una piega lu la fa …faceva il palo perché l'era il so mesté… Sono rimasti lì i suoi amici a veder i carabinieri, han detto ‘Ma come… il nostro palo, bruta bestia, ma dov’è ?’
Lui era fisso che scrutava nella notte, l'ha vist nagota, ma in cumpens l'ha sentu nient, perché vederci non vedeva un autobotte, però sentirci ghe sentiva un acident... faceva il palo con passione e sentiment. Ci sono stati pugni, spari, grida e botte…li han mena' via…
Lui sempre fisso che scrutava nella notte… Ed è lì ancora come un palo nella via, la gente passa, gli dà cento lire e poi, poi se ne va... lui circospetto guarda in giro e mette via, ma poi borbotta perché ormai l'è un po' arrabbià… perché lui dice: ‘Non si fa così a rubar!! ...e poi il bottino me lo portano su a cento lire, un po' per volta: a far così non finiamo più!! No, no, quest chi l’è proprio un laurà de ciula, io sono un palo, non un bamba, non ci sto più: io vengo via da questa banda di sbarbati, mi metto in proprio, così non ci penso più’…”
Ma cosa siete andati a pensare? Ogni riferimento a fatti e persone è del tutto casuale. È vero, anche oggi si rumoreggia in Lombardia, una Regione d’eccellenza. Ma questa è una canzone di Enzo Jannacci, ambientata sì a Milano, ma negli anni Sessanta. Faceva il palo nella banda dell’Ortica…