Viva la bici
Non era mai accaduto dal Dopoguerra ad oggi. Ed è una notizia. Nel 2011 in Italia la vendita di biciclette ha superato quella delle automobili. Le auto immatricolate sono state 1.748.143, le bici vendute 1.750.000. La crisi ci fa bene. Ci aiuta a riconciliarci con l’ambiente. Modifica i nostri stili di vita. I pedali non sono una condanna: “Hai voluto la bicicletta e ora pedala!” ma un indice di consapevolezza e di responsabilità. Infatti gli esperti del mercato e del costume concordano: si tratta dell’effetto combinato della riduzione dei consumi e dell’inversione di tendenza del nostro rapporto con la vita di tutti i giorni. Insomma, anche la bici è un indicatore prezioso che dice che cominciamo a farci carico della qualità della vita nostra e delle generazioni future. Non meravigli che anche questo cambiamento non ci viene suggerito dall’alto. Non ci sono campagne pubblicitarie o provvedimenti delle istituzioni, ma gente comune che decide di cambiare. In meglio. E per un consigliere regionale che nei pochi giorni di neve romana acquista un fuoristrada, ci sono quasi 2 milioni di italiani che scelgono di pedalare.