"Grazie ragazzi..."
“Grazie ragazzi!” dice così il video per il 4 novembre, Festa dell’Unità Nazionale e Giornata delle Forze Armate. Le immagini sono commoventi, la gente applaude dalle finestre… sembra davvero una passerella di ‘eroi’ in un clima da festa per una medaglia olimpica. Forse sarebbe giusto anche ricordare il motivo per cui si celebra il 4 novembre: la fine della prima guerra mondiale (alcuni la chiamano ancora vittoria!) che ha visto, solo tra gli italiani: 650.000 morti, 947.000 feriti, mutilati e invalidi, 600.000 prigionieri e dispersi.
Forse si dovrebbero ricordare le parole di papa Benedetto XV, del 1 agosto 1917: “Questa guerra, un’inutile strage”.
“E’ davvero insopportabile questa retorica sulla guerra sempre più incombente e asfissiante. – abbiamo scritto nell’appello ‘Eroi per la pace o vittime della guerra?’, firmato da oltre 100 preti.
Forse è doveroso ricordare che nella guerra, in ogni guerra, si uccide e si viene uccisi. Non è proprio una passerella o solo un’occasione per guadagnare magari qualche soldo, visto il tempo di crisi che viviamo. La guerra è sempre morte!
E tra i ‘ragazzi’ che muoiono ci sono anche i 200 militari italiani che hanno perso la vita per possibile contaminazione da uranio impoverito. Perché c’è sempre un silenzio soffocante sui 2.500 militari o ex militari italiani gravemente ammalati a causa dell’uranio impoverito?
E non è poi così lontano il rischio che qualcuno, piano piano, insinui l’dea che, in fondo, un modo per uscire da questa grave crisi economica c’è: una nuova grande guerra! E non sarebbe neanche una novità!