Per dire basta al consumo del suolo

15 novembre 2012 - Tonio Dell'Olio

I giorni di pioggia ed esondazioni, di fango e di morte... ci ripropongo tragicamente il morbo che si chiama "consumo del suolo". Cemento e asfalto prendono il posto della buona terra e non riescono più ad assorbire l'acqua.
Bisognerebbe smettere di costruire nuovi palazzi? A Colorno (Parma) ci stanno provando. Lo hanno definito progetto-pilota. In alternativa alla costruzione di nuovi edifici, si punta al recupero di quelli esistenti sul territorio (e molto spesso abbandonati a se stessi). "Il progetto ha come obiettivo quello di individuare possibilità, metodi, tecniche e normative comunali di recupero degli edifici già esistenti, compresi i casolari abbandonati, una tipologia di edifici molto numerosa". Un progetto non vede l'opposizione dei costruttori, ma addirittura la loro adesione. È stata siglata una convenzione tra due donne: una a capo dell'amministrazione comunale, Michela Canova, e l'altra presidente dell'Unione Costruzioni CNA di Parma, Franca Ormindelli. Ora si comincia a censire, catalogare e descrivere gli edifici che hanno bisogno di interventi di recupero per poi programmare gli strumenti urbanistici per realizzare le opere. Non ci resta che sperare che il progetto di Colorno sia pilota per davvero.

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