Voce del verbo ricordare
"27 gennaio: Shoah, solo menzogne e infamità", "Israele non esiste" "Al cospetto di nostro Signore ricevete la nostra punizione. Israele boia", “Sei milioni numero truccato antisemitismo non è reato”, “The Shoah must go on”… sono alcune delle scritte antisemite comparse ieri a Roma e a Udine. Insieme all’apologia del fascismo dell’ex premier, costituiscono ragioni molto concrete che inducono a riflettere e a considerare che oggi più che mai bisogna continuare a serbare memoria perché nulla di quell’orrore si possa ripetere o possa essere tollerato dalla ragione. Lo sterminio pianificato, la disumanizzazione, il fanatismo eletto a sistema, la dittatura… sembrerebbero fenomeni ormai lontani e buoni soltanto per i libri di storia. Quelle scritte sui muri e certi giudizi storici sommari rigurgitati proprio nel Giorno della Memoria, ci urlano di continuare a “ricordare” nel senso etimologico del verbo: riportare al cuore. Delle persone e della storia.