Carta vince e carta perde
Chi ha vinto e chi ha perso. Ha perso la democrazia con una legge che castra di netto ogni barlume di partecipazione e non permette di scegliere le competenze, la serietà e l’onestà. Chi credeva di avere la vittoria sicura in tasca ha perso e chi è riuscito nella spericolata rimonta ha vinto. Ha vinto chi ha parlato alla pancia dell’Italia, alla sua rabbia e alla sua insoddisfazione, al disagio e alla protesta. Ha perso la governabilità e la possibilità di progettare alla distanza. Perché la sfida non era il quorum e il gioco di maggioranze possibili, ma la capacità di tracciare un disegno per il futuro, pensare e scrivere un altro modello di sviluppo, la provocazione di un sogno. Hanno vinto i saldi di fine stagione e le televendite. Ha vinto anche chi ha giocato la partita online e ha coniato parole e pensieri differenti. La massa dei cassintegrati e dei disoccupati, dei senza reddito e dei senza crediti, dei senza ordini in azienda e del conto in rosso al 16 del mese, tutti quelli esclusi dal campionato della serenità e gli abitanti in pianta stabile del tunnel… ancora si chiedono cosa è successo.