Davide e Golia. Una vedova e una multinazionale

6 marzo 2013 - Tonio Dell'Olio

Spesso la criminalità organizzata e le multinazionali vanno a braccetto. Spesso la fanno franca. La notizia che arriva dal Guatemala non è che l’ennesima prova di quanto sosteniamo da tempo e che di tanto in tanto trova conferma anche sul piano ufficiale delle indagini e – si spera – del verdetto. “Violazioni dei diritti umani in Guatemala: è di questo che è stata chiamata a rispondere presso un tribunale di Toronto l’azienda mineraria canadese Hudbay. L’azienda è stata querelata da Angélica Choc, vedova di un dirigente comunitario indigeno, Adolfo Ich, assassinato nel 2009: la responsabilità, secondo l’accusa va attribuita al personale della sicurezza della miniera di ferro e nichel Fénix, all’epoca di proprietà di Hudbay che la controllava attraverso filiali locali. Hudbay è accusata di “negligenza” per aver autorizzato il dispiegamento di personale armato nelle comunità indigene che circondano il giacimento e di uso eccessivo della forza. A detta dei legali della vittima, il solo rinvio a giudizio dell’azienda “è un’incredibile vittoria per i diritti umani”. Inizialmente Hudbay si era opposta alla celebrazione del processo in Canada attribuendone la competenza alla giustizia guatemalteca”. (fonte: www.Misna.org)

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