A Tunisi si rilancia la dignità
Da dieci anni il Forum Sociale Mondiale – World Social Forum è una finestra che si apre sulle speranze del mondo. Non solo protesta e rifiuto di alcuni modelli e di un sistema-mercato che genera crisi e la sofferenza di milioni di abitanti. Il Social Forum è un respiro di alternativa urgente perché brucia sulla pelle di milioni di persone che abitano il pianeta. In questi giorni associazioni, movimenti e organizzazioni le più diverse sono riunite presso il Campus universitario di Al Manara a Tunisi. 4578 organizzazioni, oltre 30 mila persone provenienti da 127 Stati, per animare in cinque giorni mille incontri, 70 spettacoli musicali, 100 film e oltre 50 esposizioni.
La parola chiave che fa da titolo e filo rosso di questa decima edizione è “dignità”. Non c’è bisogno di alcun commento. Per la prima volta è un Paese arabo ad ospitare il Forum con tutto il carico di attese, preoccupazioni, contrasti e progetti. Ed è un vero peccato che non ci sia copertura mediatica efficace dell’evento. L’informazione è un bene comune. Da Tunisi parte la Carovana antimafia promossa da Arci, Libera, Avviso Pubblico e Cgil, Cisl e Uil. Tunisia e Italia condividono lo stesso 72mo posto della lista di Transparency International della corruzione nel mondo, dopo di noi solo la Grecia e pochi altri. E – lo ricordiamo – la corruzione non è solo la misura della civiltà di un popolo, è l’altra faccia della medaglia delle mafie. Strappare questa malapianta non è solo doveroso ma anche urgente per continuare a costruire “un altro mondo possibile”.