Il candigato Morris

24 giugno 2013 - Tonio Dell'Olio

Ci aveva già provato Caligola candidando il suo cavallo al Senato romano, ma in quel caso si trattava di delirio da strapotere. Nel nostro caso invece è una provocazione dalla base. Una lezione bella e buona. A Xalapa in Messico si preparano alle elezioni amministrative che si terranno il 7 luglio e un gruppo di cittadini ha deciso di candidare Morris, un bellissimo gatto dal pelo bianco e nero. Per quanto tutti siano consapevoli della sua ineleggibilità e che i miagolii di un piccolo felino non sono in grado di cambiare la situazione, la pagina Facebook di Morris raccoglie più consensi di qualunque altro candidato. La pagina si chiama "El candigato Morris" e il suo motto è "Yes we cat". La ragione per cui Sergio Chamorro, il proprietario di Morris, e i suoi amici hanno scelto questa provocazione è molto semplice. I politici corrotti in Messico vengono chiamati popolarmente topi e Veracruz, lo Stato in cui si trova la città di Xalapa, è tristemente noto per essere uno dei crocevia del narcotraffico che si sostiene e si alimenta grazie alla corruzione, alle coperture e alle complicità col mondo della politica. Da qui la scelta di candidare Morris come simbolo, monito, auspicio... E mi chiedo se non sarà il caso anche in Italia di candidare una ramazza o almeno una candela per far luce in quel sottobosco tetro della politica nostrana che continua a nascondere verità e si sostenta di legami poco chiari.

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