Meeting: Finmeccanica sponsorizza!
È andato tutto come previsto, oltre ogni più rosea previsione, l’incontro con il ministro della Difesa Mario Mauro al meeting di Rimini lo scorso 21 agosto ( “A Rimini: abile, arruolato!” www.mosaicodipace.it/mosaico/a/38889.html),
Con una retorica sulla guerra penosa e pericolosa, ancor più in questi giorni dove guerre e morti, al di là di ogni valutazione di parte, sono un dato di fatto. Basti pensare alla Siria e all’Egitto.
Quando i protagonisti sono gli altri, allora sono pericolosi e cattivi e fanno la guerra.
Noi, invece, siamo buoni e facciamo la pace. “Noi abbiamo contribuito in 10 anni di Isaf a restituire all’Afghanistan la propria libertà e la propria dignità”, ha detto il ministro Mauro.
Ma perché il Ministro non accetta un confronto aperto su questo tema e sulle spese militari? Perché ‘spara’ solo sentenze e ‘prediche’ ricordando che al centro c’è la persona umana e non accetta di confrontarsi con chi non la pensa come lui?
E sul sito del ministero della Difesa si legge: “Allo stand della Marina Militare, ha potuto conoscere da vicino, attraverso modellini in scala e mostre, alcune Unità navali, come la portaerei Cavour. Lo spazio espositivo al Meeting, preso d’assalto dai visitatori, rimarrà aperto fino al 24 agosto prossimo, secondo gli orari dell’evento”.
Credo che una spiegazione ci sia: tra i principali sponsor del Meeting di Rimini c’è Finmeccanica, la holding italiana, ottava azienda mondiale nella produzione di sistemi militari che ha esportato armamenti verso tutti i maggiori teatri di guerra dalla Siria alla Libia, da Israele all’Egitto.
Suonano quasi stonate le parole di mons. Silvano Maria Tomasi, osservatore permanente della Santa Sede presso l’Ufficio Onu di Ginevra, intervistato da Radio Vaticana il 22 agosto scorso: “La violenza non porta a nessuna soluzione… Occorre anche non continuare a inviare armi sia all’opposizione che al governo. Non si crea certamente la pace, infatti, portando nuove armi a questa gente… L’esperienza di interventi in Medio Oriente, in Iraq, in Afghanistan, mostrano che la strada dell’intervento armato non ha portato nessun risultato costruttivo. Rimane valido il principio: con la guerra si perde tutto”.
Che dire? C’è un’emergenza uomo! Ma la soluzione non arriva certo da Finmeccanica!
PS: Considerato che Finmeccanica è controllata dal Ministero dell’Economia e delle Finanze sarebbe interessante sapere a quanto ammonta il contributo e in base a quali criteri l’azienda ha deciso di sponsorizzare (per la quinta volta consecutiva) il Meeting di Rimini.
23 agosto 2013
rif: Renato Sacco, coordinatore nazionale Pax Christi
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