Lea Garofalo
Giornata affollata di tanti temi belli e meno belli. Oggi è la Giornata Mondiale della lotta contro la povertà ma sarebbe più corretto dire “contro la miseria”. In Lombardia un’amministrazione comunale viene sciolta per infiltrazioni mafiose ed è l’ulteriore, amara, triste risposta alla sindaca borghese che diceva che per fortuna a Milano la mafia non c’è. Commovente (etimologicamente: ci muove insieme) la memoria del rastrellamento degli ebrei del ghetto di Roma. E poi i funerali di Priebke di fronte ai quali preferisco parlare piuttosto dei funerali di Lea Garofalo. Una donna che ha pagato per il suo amore. Alla famiglia, alla sua terra, alla vita di tutti noi. E sabato prossimo vogliamo che non passi sotto silenzio il tributo che desideriamo dare alla sua testimonianza celebrando funerali solenni e pubblici. A Milano, in Piazza Beccaria alle 10. Un sacrificio, quello di questa donna di Calabria, a cui attingiamo a piene mani le nostre ragioni di vita e di impegno. Per nutrire la memoria e la forza di chi in questo Paese non si rassegna. Per ritrovare la forza civile e morale di dire tanti no, ma almeno altrettanti si. Se una donna fragile ha avuto il coraggio di ribellarsi fino al dono della vita, quanto più noi dovremmo essere disposti a un contributo quotidiano per sanare le ferite causate dalle furberie quotidiane e far crescere la bellezza del convivere onestamente, pienamente, corresponsabilmente in una comunità degna di questo nome.