La vittoria di Nicola
A molti potrà sembrare una piccola cosa ma vi garantisco che non lo è per Nicola Tanno e per le persone (circa una trentina dal 1990 ad oggi) che hanno subito danni irreparabili per l’uso delle cosiddette “armi non letali”. Siamo a Barcellona, che accanto alle bellezze di una città unica al mondo, rischia di essere famosa anche per i proiettili di gomma utilizzati dai Mossos d’Esquadra, le forze di polizia antisommossa. La sera dell’11 luglio 2010 Nicola si trovava a Barcellona per ragioni di studio ed era seduto all’esterno di un bar del centro quando venne investito da una carica della polizia contro i tifosi che festeggiavano la vittoria della Spagna ai campionati del mondo. Un proiettile di gomma gli ha provocato la perdita di un occhio. Da quella tragica esperienza è nato un libro di cui ho scritto la prefazione: Tutta colpa di Robben, e una campagna: Stop balas de goma. Una lotta lunga e appassionata che ha trovato molti sostenitori nell’opinione pubblica di quel Paese e finalmente, giusto qualche giorno fa, il Congresso Catalano ha deliberato il divieto di usare proiettili di quel tipo da parte della polizia. Un esito per nulla scontato. Una vittoria di Nicola, di Ester Quintana che l’occhio l’ha perso nel corso di una manifestazione sindacale e di tanti altri. Scrollarsi di dosso ogni rassegnazione e gridare piuttosto le proprie ragioni, a volte partendo dalle proprie vicende dolorose, diventa ragione di vita e conquista di civiltà, di democrazia, di vita.