Imprese recuperate in Europa
Sulla scia dell'esperienza Argentina, e latinoamericana più in generale, anche in Europa si va sperimentando la realtà delle imprese recuperate. Sotto le ceneri ancora ardenti di una crisi economica senza pari, compare l'esempio di lavoratori che si organizzano in cooperative per rilevare le stesse aziende che falliscono. Da poco è stato pubblicato uno studio di respiro europeo curato dalla Cecop, la centrale delle cooperative francesi, che cita numeri lusinghieri a questo riguardo. Ne dà conto Riccardo Troisi nel giornale online comune-info.net (informazione indipendente su beni comuni, decrescita e altra economia...). "La missione fondamentale delle cooperative di lavoratori, spiega il rapporto, è creare e mantenere posti di lavoro sostenibili, nel quadro di un forte radicamento locale. I lavoratori prendono insieme le decisioni imprenditoriali ed eleggono o nominano i propri dirigenti. Insieme, ad esempio, decidono come ripartire i profitti, avendo in mente due obiettivi: mettere a disposizione una giusta remunerazione, sotto forma di redditi basati sul lavoro svolto; consolidare l’impresa e i posti di lavoro in una prospettiva di lungo periodo costituendo delle riserve. Le cooperative di lavoratori, inoltre, promuovono l’informazione e la formazione dei lavoratori, prerequisiti per sviluppare l’autonomia, le motivazioni, la responsabilità". Le percentuali di successo danno ragione a questo modello che rappresenta un'alternativa al verbo capitalista che sembrava insostituibile fino a quando non ha mostrato tutti i limiti e le conseguenze che sono sotto gli occhi di tutti.