Il fiume putrido della corruzione

10 dicembre 2013 - Tonio Dell'Olio

Se le giornate mondiali dell’ONU hanno lo scopo di indicarci strade e priorità per rendere migliore il mondo in cui viviamo, non possiamo non vedere legate la giornata di ieri e quella di oggi. Ieri Giornata Mondiale contro la Corruzione e oggi Giornata Mondiale per i Diritti Umani. Perché non vi può essere affermazione di diritti quando sotto le case delle nostre città scorre putrido quel fiume di malaffare, interessi inquinati e illegalità che è la corruzione. La Campagna iniziata da Gruppo Abele e Libera contro la corruzione nella sanità ci dice che solo nel nostro Paese e solo dal 2010 ad oggi, un miliardo e mezzo di euro sono finiti in quel fiume. Si sarebbero potuti costruire 5 nuovi grandi ospedali! Il diritto alla cura è diritto fondamentale. Vederlo sbiadire dentro la nebbia degli appetiti di gente senza scrupoli che siede dietro le scrivanie della pubblica amministrazione o rappresenta un’azienda farmaceutica, un’impresa o un gruppo di affari… è da sciacalli. La corruzione è sempre odiosa e incivile. La corruzione è un peccato sociale. Ma diventa un delitto quando si abbatte direttamente sulla vita delle persone e - silenziosamente - miete vittime. Una guerra. Ragioni sufficienti per firmare l’appello di www.riparteilfuturo.it/ Salute: obiettivo 100% per aziende sanitarie trasparenti. E le giornate ONU avranno un senso.

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