L’importanza del sogno
Non è vero che il sogno sia lontano dalla realtà o addirittura un suo tradimento. Il sogno è esattamente la macchina motrice delle realtà migliori. Tutte le conquiste, i progetti, le realizzazioni migliori sono state partorite da un sogno. Quando celebriamo Nelson Mandela, celebriamo un sogno di libertà che si è fatto storia nel Sudafrica dell’apartheid e molto oltre i suoi stessi confini. Don Tonino Bello li chiamava “sogni diurni”. Nel Vangelo di Matteo, il sogno spesso è il tentativo discreto di Dio di entrare nella storia degli uomini. E anche Papa Francesco nella Evangelii Gaudium scrive: “Il nostro sogno vola più alto. Non parliamo solamente di assicurare a tutti il cibo, o un «decoroso sostentamento», ma che possano avere «prosperità nei suoi molteplici aspetti». Questo implica educazione, accesso all’assistenza sanitaria, e specialmente lavoro, perché nel lavoro libero, creativo, partecipativo e solidale, l’essere umano esprime e accresce la dignità della propria vita. Il giusto salario permette l’accesso adeguato agli altri beni che sono destinati all’uso comune” (192). Se non siamo capaci di sogno non riusciamo a creare vita, a costruire il nuovo e l’insperato. “… La città nuova inizia dove un bambino impara a costruire provando a impastare sabbia e sogni inarrivabili” – diceva Danilo Dolci. E questo è forse il senso del Natale di cui abbiamo tutti più bisogno.