Ho sete di Natale
Ho sete di Natale. Solo di Natale. Senza aggettivi. Un Natale punto e basta. Lo stesso che auguro a te e a tutto il mondo. Non gli auguri per un giorno. Ma quelli per Natale. Che significa principio, partenza, nuovo inizio, vagito. E non importa ci siano fiocchi di neve e nenie di bambini. Alberi vestiti a festa e luci soffuse. Solo Natale. Che allarghi i confini e mostri in un solo colpo d’occhio tutti i ventri ancora gonfi della storia che attende di partorire la pace. Nelle Filippine, in Siria, in Sud Sudan, in Messico, in Honduras, a Gaza e in tutti i luoghi in cui quel vagito è spento da interessi di parte, dall’indifferenza di troppi e dalla nostra memoria distratta. Hanno sete di Natale anche a Lampedusa e in tutti i luoghi del mondo in cui la dignità di donne e uomini viene insultata, minacciata, sfregiata. Natale per tutti. Perché tutti hanno un’infinita sete di Natale.