Il presidente Letta visita il Messico. Quale?
Il presidente del Consiglio oggi è in visita in Messico, ma la notizia è derubricata nelle pagine dell'economia. Si potrà anche trovare qualche accenno quando la cronaca politica riprende dichiarazioni del presidente Letta sui temi di attualità della palude politica di casa nostra dicendo che le fa mentre è in visita ufficiale in Messico. Un'occasione perduta per dire qualcosa di importante sulla situazione terribile che quel Paese attraversa ormai da qualche anno in tema di legalità, di sicurezza e diritti umani. D'altra parte ad accompagnare Letta nel suo viaggio sappiamo che ci sono Scaroni (Eni), Conti (Enel) e Pansa (Finmeccanica). Scopo esclusivo della visita "ufficiale" è di stringere nuovi rapporti commerciali soprattutto in campo energetico e di difesa. Le cronache ci riportano che ci sarà una dichiarazione congiunta del presidente messicano e di quello italiano su "economia, politica estera, cultura, difesa ed energia". Ma se il Messico è considerato attualmente la capitale e il punto di partenza della cocaina che invade Stati Uniti ed Europa; se in Messico negli ultimi sei anni ci sono stati 136.100 omicidi dolosi, di cui 116.100 legati alla criminalità organizzata (non è possibile evincere il dato delle vittime innocenti) e 20.000 legati a delinquenza comune; se quello è il Paese con il più alto numero di giornalisti uccisi, di femminicidi, di desaparecidos... non sarebbe utile, opportuno, giusto, politicamente corretto dire almeno una parola di preoccupazione per loro... e per noi? Caro presidente Letta, siccome la visita termina domani è ancora in tempo. Che non si dica un giorno da parte del familiare di un innocente che ha perso la vita nell'assurda guerra dei narcos che l'Italia era interessata esclusivamente a comprare petrolio e a vendere armi in cambio dell'omertà assoluta.