Un bar
Non è assolutamente vero che nulla può cambiare. Piccoli passi. Scelte coraggiose. Assunzione di responsabilità. Lo hanno compreso anche i gestori del bar Sant'Erminio di via Eugubina a Perugia. Insieme alle bevande e ai cornetti, gestivano anche tre macchinette mangiasoldi. Le slot machine che rendono tanto allo Stato e ai gestori ma mandano al lastrico intere famiglie. E loro, i gestori del bar, erano stanchi di vedere anziani che si giocavano mezza pensione, brutti ceffi che trascorrevano inoperosi intere giornate, persone che arrivavano a chiedere prestiti da gettare via nelle macchinette, immigrati che si giocavano i loro quattro soldi. E così hanno preso la decisione coraggiosa di rinunciare a quegli introiti. Ma non si sono fermati qui. Hanno creato un punto di incontro. Hanno trasformato il bar in una sorta di oratorio laico in cui è possibile fermarsi per svolgere attività sociali e culturali oltre che consumare un caffè. E così Andrea ed Elisa hanno cominciato a proporre giochi e laboratori educativi, serate multietniche, gare di cucina; poi sono arrivati il wi-fi, i libri da leggere, il doposcuola, il cineforum. Oggi il bar è affollato di persone che vogliono imparare a cucinare il cous-cous, dagli studenti che utilizzano la rete wifi, dai disabili del vicino centro diurno "San Giuseppe" che vi fanno colazione... La bacheca del locale è ben rifornita di piccoli eventi, attività ed appuntamenti: i laboratori psico-motori per i bambini sono curati da insegnanti in pensione, le forze dell’ordine danno piccoli suggerimenti su come proteggere la vita del quartiere. La gente del quartiere è più contenta e persino la cassa non piange.