Mario Lodi, c’è speranza se questo accade...
Mario Lodi, un maestro di speranza. Ha sempre lavorato in piccoli paesi, in ambienti rurali. Amico di don Milani e della scuola di Barbiana. È morto ieri a 92 anni.
Se ne va un uomo appassionato, che comunicava voglia di vita, di cambiamento e ‘rivoluzione’ vera, nella scuola e nella vita. Leggere Mario Lodi è come guardare il mondo con gli occhi di un bambino, sognare e volere un mondo più bello, più umano. Queste sue parole, riportate qui di seguito, sono molto attuali ancora oggi. Con i venti di guerra che soffiano in Europa, Ucraina, Crimea, Russia, Nato, ecc... Ma anche per tutte le altre guerre più o meno dimenticate.
Chissà perchè testi come questi non vengono letti nè citati dai Generali, dai presidenti, dai Capi di Stato, dai Ministri della guerra, e neanche dai commentatori televisivi, opinionisti ed esperti. La risposta sembra di sentirla: "sono cose per bambini, noi parliamo di cose serie, da grandi!" e invece se lo facessero ci sarebbe una speranza per la pace. Chissa… C’è speranza se questo accade al Vho (Piadena, Cr), scriveva il maestro Mario Lodi.
"L'aereo era arrivato sulla grande città e il generale ordinò: Butta la strabomba sul nemico! Il pilota guardò giù e vide bambini che giocavano. E pensò: Se sgancio li ammazzo! Butta la bomba! ordinò il re arrabbiato. Il pilota non ubbidiva, volava e cercava il nemico, e diceva: "Vedo solo bambini e gente che lavora, il nemico non lo vedo, il nemico non c'è". Il re e il generale gridarono insieme: Sono loro il nemico! Sgancia e distruggili. Ma il popolo e i soldati urlarono tutti insieme: NO. Urlarono tanto forte che il pilota li sentì. Allora tornò indietro, volò sul castello e disse al re: La bomba la butto addosso a te! Assieme al generale il re scappò e da quel giorno un'altra storia incominciò. In tutta la terra una storia senza guerra". (Mario Lodi, Favole di pace, ediz. La Meridiana).