Cappellani militari stellette e stipendi
La notizia era apparsa sul quotidiano La Stampa lo scorso 8 aprile. Diceva che era iniziato un processo di revisione tra Santa Sede e Ministero della Difesa italiano sullo status dei cappellani militari. Attualmente ne sono in servizio 173 e, per il loro mantenimento, si spendono circa 20 milioni all’anno. La mia personale convinzione, così come quella di movimenti come Pax Christi e di tanti altri cattolici, è che è giusto e opportuno garantire l’assistenza spirituale dei militari di ogni fede, ma che si può farlo con molta più libertà e povertà evangelica senza indossare la divisa, senza stellette, senza gradi e senza un lauto stipendio se non quello che normalmente i preti percepiscono dal Sostentamento del clero. Nella notizia diffusa dalla stampa eravamo al punto in cui i cappellani avrebbero rinunciato semplicemente ai gradi con tutto ciò che questo comporta. Ma mentre Pax Christi ha diramato un comunicato stampa (http://www.paxchristi.it/?p=8566) con cui “accoglie positivamente la notizia”, l’Ordinariato militare fa sapere che: “La notizia ripresa da organi di stampa ed enfatizzata con superficialità da talune associazioni risulta assolutamente infondata” (http://www.ordinariato.it/). Peccato! Per la riduzione della spesa di cui l’Italia ha bisogno, per l’occasione perduta di una testimonianza profumata di Vangelo, per una maggiore credibilità della comunità credente.