Radio Be-Oko

23 aprile 2014 - Tonio Dell'Olio

Esisteva già prima del colpo di Stato dello scorso anno e delle violenze che oggi vedono contrapposte le diverse etnie e comunità religiose. Era una radio cattolica che nel corso dei saccheggi era stata praticamente distrutta. Oggi il vescovo Eduard Mathos, vescovo di Bambari, in accordo con altri esponenti delle comunità protestante e islamica, l’ha trasformata in una radio al servizio del dialogo e della pace, della comprensione e della nonviolenza. È vero, trasmettono dall’interno di container dismessi, hanno recuperato materiali di fortuna, devono alimentare un generatore con il carburante… ma intanto il microfono passa di mano in mano tra i leader delle comunità religiose. E nelle sole due ore di trasmissione quotidiana (17.30 – 19.30) i messaggi incitano alla pace! Se qualcuno pensasse che questa non è una notizia, è solo perché non conosce la situazione nella Repubblica Centrafricana. Quella radio è importante almeno come gli aiuti umanitari, anzi è un aiuto umanitario e segna un passo avanti importantissimo. Dimenticavo: Be-Oko in lingua sango vuol dire Un cuore solo. La radio si chiamava così anche prima. Ora che è una radio multiconfessionale non ha avuto bisogno di cambiare nome.

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