Collage
In viaggio. Arrivano vari messaggi, leggi cose di ogni tipo. Ho fatto un piccolo collage... Cose belle, magari sofferte, ma che vanno in profondità. Aiutano a vivere.
“Quanti focolai di morte. È difficile ascoltare un notiziario senza percepire quanta bruttura si sta appropriando delle nostre umanità, delle nostre parti peggiori.
Autobombe e uccisioni in Nigeria. Libia. Israele, Pakistan. Ammazzamenti in Italia, Santhià, Sardegna. Morti alluvionati nei Balcani. E la politica che banalizza, che usa parole come delinquente, assassino, lupara bianca…. C’è bisogno di far emergere un'umanità volta alla vita. Sento un forte richiamo alla preghiera di implorazione”.
Un altro scrive: “Quegli occhioni pieni di vita e di innocenza ti perforano l’anima. Sono 144 minori siriani che fuggivano dalla Siria, ma la violenza ottusa li ha fermati in Egitto. Hanno smarrito in un colpo solo genitori e libertà. Ora, chi se la sente lì chiami pure irregolari. E dica che sono da respingere... Com-muoversi è il primo atto di resistenza”.
Un altro ancora: “Brutta campagna elettorale. Solita logica amico-nemico. Pochi spazi per chi tenta di seminare idee e progetti che scavino nel profondo della società e delle coscienze...”.
E per concludere, scrive il giornalista Ennio Remondino (qui, citare la fonte è doveroso): “300.000 euro dall’Italia ai Balcani alluvionati. 200 alla Serbia e 100 alla Bosnia. Un’ora di volo di un cacciabombardiere Tornado costa 18mila euro.bombe a parte. Per colpire Belgrado servivano circa 2 ore. Aiuti umanitari per circa 11 ore di volo sulle 6.555 di tutta la guerra. Errore o vergogna?”.
