L’Africa

26 giugno 2014 - Tonio Dell'Olio

Questa mattina ho guardato una cartina politica dell’Africa. L’ho guardata dopo che ieri ho avuto una conversazione con un vecchio missionario italiano che opera in Camerun. Ho scorso i nomi delle nazioni, ho visto i confini nuovi e ho immaginato quelli vecchi, alcuni dei quali ancora recenti. Ho ripensato alla spartizione coloniale e ai Paesi che ho visitato in quel continente. Non ne ho trovato uno, uno solo, che fosse indenne da problemi di sicurezza. Non ne ho trovati che fossero al sicuro dalle bande di fondamentalisti islamici. Boko Haram, Shebab, Ansar Eddine. Raffaele Masto, attento osservatore di cose africane, scrive che ormai: “È in corso uno scientifico tentativo di penetrazione dell’estremismo islamico”. È un problema drammatico. Non solo per loro ma anche per noi che le nazioni africane le conosciamo solo per la loro partecipazione al campionato mondiale di calcio. Per quanto ci sforziamo di guardare altrove, l’Africa è nostra vicina di casa. Non possiamo continuare a restare indifferenti e forse proprio l’Italia dovrebbe giocare questo ruolo di ponte o di cerniera in Europa. Tra qualche giorno ha inizio il semestre di presidenza italiano del Consiglio d’Europa. Troveremo il modo, tra crisi economica del vecchio continente, disoccupazione, debito estero, di porre sul tavolo anche questo problema? La scelta è tra miopia e lungimiranza. Tra emergenza in casa e visione di futuro. Tra politica e altro.

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