Come funziona il Parlamento

21 ottobre 2014 - Tonio Dell'Olio

Dall’ottimo sito www.openpolis.it leggo che "delle quasi 4000 proposte di legge presentate dai nostri parlamentari, solamente 26 sono diventate legge". Non è soltanto una statistica fredda, ma piuttosto la fotografia di una democrazia parlamentare allo stallo o allo stremo. In molti casi si tratta di proposte che sarebbero in grado di dare una spinta giusta, di diritti da riconoscere, di questioni locali. A volte gli stessi parlamentari si fanno portavoce di percorsi germinati dal basso, dalla società civile, da gruppi di cittadine e cittadini, da comitati che, abitandolo, conoscono meglio il territorio, da categorie che sperimentano il disagio e chiedono di porvi rimedio con una legislazione più funzionale. Ma sono questioni che restano inascoltate perché in questa fase storica il Paese sembra destinato ad essere trainato unicamente dalle iniziative spider del governo. "Quello che sconvolge di più – si legge nella denuncia di Openpolis - è l’immensa mole di lavoro (e carta) depositata in Parlamento e che rimane lì a prendere la muffa. Tra disegni di legge presentati tanto per fare numero, e quelli per cui non si ha tempo di discutere, le proposte dei parlamentari stanno diventando sempre di più una perdita di tempo". È una prova di democrazia che stiamo perdendo e alla quale bisogna porre rimedio con urgenza. Ma non mi sembra che tutto questo sia tema di discussione. Per favore, parliamone. 

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