Il malessere della politica
Dopo la tornata elettorale delle regionali in Emilia Romagna e Calabria spero che nessuna forza politica suoni la tromba del trionfo. Se è vero che ci sono percentuali di voto che hanno premiato il centrosinistra in entrambe le regioni, è altrettanto vero che tanto nell’una quanto nell’altra i dati degli elettori che hanno partecipato al voto sono a dir poco deludenti. Il 37,7% in Emilia e il 43,8% (-15%) degli aventi diritto in Calabria indica che gli eletti rappresenteranno meno della metà degli abitanti di quel territorio. È un dato che si ripete ormai da qualche tempo. È un dato che si conferma. Come disaffezione alla politica, come sfiducia, come scollamento tra i palazzi e la strada, come “malessere” – dice Romano Prodi che se ne intende… In ogni caso è il dato che dovrebbe far riflettere maggiormente. Una democrazia a scartamento ridotto, un rapporto malato, un disorientamento pericoloso. E allora in cima all’agenda degli eletti vi sia tutto lo sforzo possibile perché si ritorni a credere che vale da parte di cittadini e cittadine di essere coprotagonisti responsabili, intelligentemente consapevoli, mai sudditi.