Nei bagni di un autogrill
La toilette di una stazione di servizio del nord Italia. Le scritte contro la squadra rivale soverchiano quelle a favore della propria, abbondano gli inviti per prestazioni sessuali improbabili e poi compaiono gli attacchi altrettanto volgari contro un uomo politico, a cui si chiede di restituire le pensioni sottratte agli italiani. Ma ad attirare la mia attenzione sono soprattutto alcune riflessioni filosofiche che negano l’esistenza di Dio, del tipo: “Se Dio esistesse sarebbe un sadico!” e altre che sono vere e proprie bestemmie che non sento di trascrivere, anche per non amplificarne l’effetto. Poi, ci sono le invettive contro i “terroni cancro d’Italia”, “rumeni e negri merda” e “immigrati di Lampedusa dovete morire”. Certi muri continuano ad essere la carta delle carogne, che quelle cose non le direbbero mai in pubblico e trovano il bagno di un autogrill come luogo ideale per lo sfogo. E penso se è bestemmia peggiore quella contro Dio o l’altra contro i povericristi. Il Dio in cui credo, che scruta più in profondità di quel che riesco a vedere io, senz’altro scorge anche la patologia che genera quel vomito razzista. E senz’altro, oltre alla diagnosi, può suggerire la terapia.