Venti
Siamo arrivati a venti, ma non abbiamo fatto né l'abitudine né il callo. Per venti anni, Libera ha proposto la Giornata della Memoria e dell'impegno. Per ricordare il tributo che questo Paese ha pagato per riscattarsi, senza peraltro ancora riuscirvi, dalle mafie. E nello stesso tempo per rilanciare l'impegno responsabile a portata di tutti sull'onestà. Per scommettere sul fatto che tutti insieme possiamo riuscirci a sradicare la malapianta dell'illegalità e restituire l'Italia semplicemente alla normalità. Perché si tratta solo della normalità. Senza deleghe esclusive alla magistratura e alla polizia.
Essere onesti non deve essere considerata un'eccezione, denunciare senza remore deve diventare costume, democrazia è voce del verbo partecipare. Per questo vale la pena esserci. Un vero peccato che non abbiamo un telegiornale delle buone notizie perché Bologna domani meriterebbe la prima pagina.