Inquinare è reato
Non c'è sete di giustizialismo nella richiesta di tante realtà della società civile ambientalista, come Libera e Legambiente, e che finalmente ieri è diventata legge. Semplicemente vi è il riconoscimento che chi inquina commette un crimine. Contro la terra, l'acqua e l'aria e, per questo, contro la vita e la vita umana. Non si trattava soltanto di aumentare le pene, quanto di cancellare la vergogna di continuare a pensare agli ecoreati e alle ecomafie, come a un reato amministrativo sanzionabile con una contravvenzione. Anche quando si trattava di compromettere intere aree per i decenni a venire e di provocare malattie fatali per i suoi abitanti. Da oggi non è più così. La legge approvata ieri al Senato non dice soltanto di pene più severe, che non conosceranno la prescrizione, piuttosto introduce una diversa filosofia, in cui la difesa dell'ambiente è un fronte su cui tutti, cittadini e istituzioni, sono chiamati a vigilare con scrupolo.
Resta l'amaro di opposizioni che hanno tentato, fino all'ultimo, di presentare emendamenti, che avrebbero fatto ritornare il provvedimento alla Camera, provocando un inutile e dannoso slittamento di tempi. Da oggi, condoni addio. Chi inquina paga. Eccome!