E ora passiamo alla politica

16 giugno 2015 - Tonio Dell'Olio

Mi è successo ieri in ben due telegiornali (Rai 1 e Sky Tg24) di ascoltare il conduttore che, dopo il servizio sui migranti, il loro dramma, le polemiche e le prese di posizione sul rifiuto ad accoglierli... ha introdotto la seconda notizia, quella sui risultati elettorali di alcuni comuni, dicendo: “E ora passiamo alla politica...”. Ma come? Non è forse politica anche quella delle persone che, perseguitate da fame, guerra e violazione dei diritti umani, fuggono in cerca di speranza? Non è la politica, ovvero la capacità di operare per il bene di tutti, a doversi fare carico della vita e della sua qualità, a trovare una soluzione che rispetti innanzitutto la dignità di quelle persone? La verità è che siamo intimamente persuasi che la politica riguardi solo l’occupazione dei posti nei palazzi e l’equilibrio delle forze in gioco in grado di sostenere questa o quella maggioranza. Sarà per questo che molti quando sentono: “E ora passiamo alla politica...” cambia canale, ovvero diserta le urne, prende le distanze dalla politica dei partiti e delle competizioni, dalle urla sovrapposte nei salotti televisivi. Strano a dirsi ma penso seriamente che l’antipolitica sia proprio questa e che la politica vera sia quella di sforzarsi – tutti insieme partiti, istituzioni, società civile – di trovare soluzioni praticabili ai problemi della gente. Soprattutto delle persone messe peggio.

Ultimo numero

Rigenerare l'abitare
MARZO 2020

Rigenerare l'abitare

Dal Mediterraneo, luogo di incontro
tra Chiese e paesi perché
il nostro mare sia un cortile di pace,
all'Economia, focus di un dossier,
realizzato in collaborazione
con la Fondazione finanza etica.
Mosaico di paceMosaico di paceMosaico di pace

articoli correlati

    Realizzato da Off.ed comunicazione con PhPeace 2.7.15