L’umanità costretta alla solidarietà

21 luglio 2015 - Tonio Dell'Olio

L’immagine del poliziotto nero che soccorre un uomo bianco che si è sentito male mentre in South Carolina partecipava ad una manifestazione razzista organizzata dal Ku Klux Klan, ha fatto il giro del mondo. Quanto contrasta quella svastica disegnata sulla maglietta dell’uomo bianco con il gesto di aiuto spontaneo del poliziotto “di colore”! È l’icona moderna dell’umanità condannata alla solidarietà. È simbolo vivente della stupidità e dell’odio insensati vinti dalla fragilità in cui siamo tutti inevitabilmente immersi. Ci dice che siamo tutti sulla stessa barca e che almeno per convenienza, se non per convinzione, dobbiamo stare vicini. Un dato, prima ancora che una fede, un pensiero, una visione di uomo. Resta l’amarezza di arrivare per necessità laddove si deve e si può arrivare per virtù. Per far rinsavire i segregazionisti di casa nostra forse dovremo attendere che un barcone di migranti diretti verso le nostre coste soccorra un natante di leghisti alla deriva mentre sono in vacanza?

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