Parole nude
Abbiamo bisogno di parole autentiche, credibili, vere, nude. Perché le parole non sono mai neutrali. Sono di parte, le parole. Per taluni sono solo l’indumento servile delle idee ma al contrario le parole sono la luce dei pensieri. Sono relazione. Sono ponti, le parole. Troppo spesso la parola è umiliata a rango di merce e venduta come schiava nel mercato della discussione. Usata e usurata dall’effetto e dal calcolo. Pallone per un dribbling contro l’imbarazzo o il torto marcio. Parole umiliate e sottomesse che servono a umiliare e sottomettere. Per questo attendo il giorno in cui le parole decideranno di ribellarsi e di trasformarsi in racconto e vita. Di riprendersi la propria dignità per accettare sì l’impegno del servizio, ma solo della verità. Il giorno in cui saranno le parole a guidare i pensieri oltre ogni diplomazia e dialettica, spoglie da camuffamenti, libere dalla finzione, si trasformeranno in mattoni da costruzione e non accetteranno più d’essere pietre scagliate dalla fionda della malevolenza. Né d’essere melliflue ed esili per nascondere come carta velina l’astio e l’ostilità, l’invidia o l’inimicizia. Parole nude, parole di parte, gravide di vita.