Quattro preti di Bergamo
Un grazie di cuore a don Gianluca De Ciantis, don Andrea Testa, don Alessandro Nava e don Emanuele Personeni, delle comunità di Mapello, Valtrighe e Ambivere nella diocesi di Bergamo. Sono quattro preti che hanno deciso di vivere il tempo della Quaresima in una tenda piazzata davanti alla canonica per richiamare alle loro comunità il dramma di profughi e migranti costretti a lasciare le loro terre e ad affrontare i rischi del viaggio per nulla garantito e, troppo spesso, l’inospitalità della gente d’Europa. Grazie perché hanno impresso in un lungo e articolato documento (http://www.santalessandro.org/2016/02/quattro-preti-vanno-a-vivere-in-tenda-per-la-quaresima-un-gesto-di-denuncia-e-di-attenzione-ai-poveri/) le riflessioni e le motivazioni della scelta che sono molto più profonde della semplice protesta e ragionano sulle cause remote e prossime di questa crisi umanitaria. Grazie perché hanno deciso di non rilasciare interviste lasciando che a parlare fosse solo il segno di una tenda piazzata lì davanti a tutto il paese. Grazie perché: “Questa decisione nasce dalla presa di coscienza che il prezzo del nostro benessere è la riduzione in miseria di altri esseri umani – hanno scritto. Non siamo più disposti ad accettare un sistema del genere. Per questo vogliamo lasciare simbolicamente le nostre case”. Grazie perché: “Staremo in una tenda per dire che non siamo disposti ad accettare un sistema che procura benessere a noi provocando sofferenza a qualcun altro”. Grazie perché: “Noi sacerdoti non possiamo rovesciare le sorti dei poveri. Però possiamo stare dalla loro parte”.