Dall’altra parte del cielo
Ora Giuanluca Buonanno guarda la realtà dall’altra parte del cielo. Ha sicuramente uno sguardo nuovo su migranti, uso della violenza, rom… Se, come credo, la vita dopo la morte realizza quella fraternità che stentiamo a vivere sulla faccia della terra, sarà stato accolto con un sorriso. Da tutti. Anche dai migranti strappati ai sogni di una vita degna e agli affetti più cari, dagli avversari politici che ha irriso, da coloro che si sono sentiti discriminati e offesi dalle sue parole e dai suoi gesti eclatanti. Non esiste contrappasso ma soltanto la profonda benevolenza della misericordia. Nei giorni scorsi, partecipando al summit internazionale dei magistrati contro la tratta delle persone e sulla criminalità organizzata, convocato in Vaticano dalla Pontificia Accademia delle Scienze Sociali, ho ascoltato tanti racconti di ragazze profondamente e intimamente ferite e segnate nell’anima. Sono convinto che, nella trasparenza della verità, quelle che non ce l’hanno fatta stanno raccontando ora anche a Buonanno il loro dolore. Come il ricco della parabola evangelica, anche lui chieda al Padre di informare i suoi compagni di partito. Mi viene spontanea una preghiera. Che quella richiesta gli venga accordata.