Amministratori sotto tiro
Abbiamo bisogno di riconciliarci con la politica. Su un versante sentiamo tutti la necessità di respirare una politica che si ponga al servizio della risoluzione dei problemi delle comunità in cui abitiamo e che abbia la capacità di progettare. Con lungimiranza efficace, senza condizionamenti di centri di potere, senza pagare dazio ad alleanze imposte. Una politica libera. Dall’altra parte, dalle persone impegnate nell’amministrazione della cosa pubblica, dobbiamo pretendere onestà e competenza. E per fortuna anche in questo Paese che occupa i primi posti nelle statistiche europee sul fenomeno della corruzione, non mancano gli esempi positivi. Il 24 giugno prossimo a Polistena, in Calabria, ci sarà la “Marcia degli amministratori sotto tiro” organizzata da Avviso Pubblico, il coordinamento degli enti locali contro le mafie. Ci fanno sapere che dall’inizio dell’anno si contano già 180 episodi di minacce e intimidazioni denunciati da amministratori locali. E la Calabria purtroppo è al primo posto anche se sono state 15 le regioni interessate. Segno che ci sono politici e funzionari pubblici che non accettano di piegarsi al malaffare e che, rischiando in proprio, hanno ostacolato interessi e progetti per niente trasparenti. Segno che ci sono comunità locali in cui i cittadini votano ribellandosi agli ordini dei boss più o meno camuffati e sono in grado di scegliere candidati che restituiscano dignità e speranza. Esempi positivi che non devono essere assolutamente lasciati soli.