Mafie imprenditrici
Vito Marino è un mafioso dei giorni nostri. Ha costruito il suo impero reinvestendo denaro illecito prevalentemente in aziende agricole intestate a prestanome e a familiari. Si è fatto i soldi ottenendo milioni di euro di contributi pubblici grazie alla creazione di imprese fittizie e all’emissione di fatture false. È figlio d’arte, Vito Marino. Suo padre, conosciuto come “Mommo u’ nano”, era il boss di Paceco nel trapanese e fu ucciso nell’86 nel corso di un regolamento di conti. Ha una spiccata genialità imprenditoriale, Vito Marino, che ha creato anche una catena di aziende vinicole. Famoso il suo vino “Baciamo le mani”. Poi viene accusato di un triplice omicidio nel bresciano avvenuto nell’agosto del 2006 e scatta il sequestro dei suoi beni. Tra gli altri, un terreno coltivato a grano che gli amministratori giudiziari hanno provveduto a mettere a frutto. Ma dal 6 giugno sono stati ben tre gli incendi appiccati come avvertimento e che hanno distrutto oltre 30 ettari di grano. Per questa ragione nel pomeriggio di oggi Libera organizza una manifestazione in contrada Sarbucia-Formosa nel territorio di Trapani con la raccolta del grano duro che si è salvato dagli incendi. Falce in mano ci sarà anche Luigi Ciotti che parlando della legge che sottrae i beni dei mafiosi per restituirli alla comunità, ha detto: “Uno strumento che dobbiamo tutelare, migliorare e moltiplicare, perché capace davvero di fare terra bruciata attorno alle logiche mafiose e ridare impulso alla speranza, al lavoro, alla vita”. Il mafioso–imprenditore Vito Marino è latitante ma la volontà di continuare il cammino della giustizia da parte della società civile è tutt’altro che assente.